Non chiedetemi come faccia Ritchie Kotzen a uscirsene così da un momento all"altro con dischi del genere perchè sono io il primo a non sapere la risposta. Chi tra voi si ricorda il fantastico album di tredici anni fa della "Mother Head"s Family Reunion" avrà i brividi anche solo leggendo questa recensione. In tal senso posso assicurare che la vena creativa del chitarrista del confuso "Mother Tongue" dei Poison è intatta e i brani sembrano uscire da quelle registrazioni fumose. Dodici canzoni che escono alla distanza, ti prendono prima per energia e freschezza e poi ti abbattono con una voce intinta di blues e calde estensioni. "Go Faster", "You Know That" e "Fooled Again" costruiscono una base di partenza da paura per canzoni più elaborate e riflessive come "Faith", "Bad Things" e "Dust". Sembra un attimo e siamo già arrivati alla metà del disco con l"acustica "Chase It" che introduce un secondo lato più scontato e commerciale (vedi "You"re Crazy" e "Can You Feel It") ma non per questo meno efficace. Un ritorno da sballo non solo per coloro che amano Ritchie Kotzen o i chitarristi solisti.