-Core
Grimner
Svezia
Pubblicato il 25/11/2022 da Lorenzo Becciani

Prima di tutto vi faccio i complimenti per la copertina. È decisamente originale..
Ti ringrazio. Stiamo ricevendo tanti commenti positivi ed è davvero bello dopo aver lavorato così tanto. Per ‘Urfader’ volevamo qualcosa di totalmente diverso dalle copertine passate. In passato avevamo collaborato con artisti che conoscevamo mentre stavolta ci siamo affidati ad Instagram cercando di fare recepire il nostro concept sulla gigantessa Gullveig. Una volta approvato l’artwork di Henrik Rosenborg abbiamo preso ispirazione anche per un video.

Una gigantessa esprime quanto sia grasso ed epico il vostro sound, che però ha anche altre caratteristiche. Vuoi svelarcele?
Credo che adesso i Grimner abbiano finalmente trovato il sound che volevano fin dall’inizio. Dal punto di vista della produzione abbiamo fatto passi enormi e in scaletta puoi trovare un eccellente bilanciamento tra influenze folk, melodie epiche e heavy riff. Quando ho formato la band le influenze primarie erano Ensiferum e Finntroll quindi è stato normale che il primo album suonasse in quel modo. Con il secondo album abbiamo cercato di rendere la nostra proposta più originale e il terzo album ha di fatto migliorato quella formula. Con questo abbiamo raggiunto un livello ancora superiore. ‘Ulvhednars Natt’ è la traccia che ha guidato un po’ tutto il processo.

È curioso perché mi parli di due band finlandesi e di solito tra svedesi e finlandesi non c’è tutto questo amore..
Ahahaha.. hai ragione.. Diciamo che c’è una rivalità amichevole.. 

L’album precedente risale a quattro anni fa. Come avete trascorso tutto questo tempo? 
Sono stati quattro anni complicati, tra pandemia e problemi personali, ma fin dal principio abbiamo creduto fortemente in singoli come ‘Västerled’ e ‘Helvandrarna’. Prometto che col prossimo album ci metteremo meno.

Cosa volevate cambiare rispetto a ‘Vanadrottning’? 
Quando riascolto ‘Vanadrottning’ trovo che dal punto di vista del sound sia una sorta di pentolone di acqua bollente in cui è stato messo un po’ di tutto. Con questo abbiamo ottenuto un sound migliore di batteria, il mixaggio di Jakob Hermann è superlativo e il songwriting è più focalizzato sulla chitarra. 

Possiamo affermare che il materiale sia più live oriented?
Forse sì, ma non ci facciamo caso anche perché tante persone in passato ci hanno detto che dal vivo le canzoni rendono meglio.  

A livello di songwriting trovi ispirazione anche da serie televisive o film sull’era vichinga?
No, ho sempre amato l’argomento. Mi fa piacere che questo tipo di prodotti siano popolari ma spesso sono pieni di inesattezze storiche. La mitologia norrena che preferisco è quella islandese. Credo che sia la più aderente alla realtà.  

Quali sono i vostri piani adesso?
Siamo stati fermi due anni quindi non vediamo l’ora di suonare le nuove canzoni dal vivo. Al release show del disco parteciperà anche il nostro bassista David, ma sarà il suo ultimo concerto con noi perché non potrà seguirci in futuro. Anche per questo sarà una data speciale. Nel 2023 abbiamo già fissato delle date in Svezia e poi parteciperemo sicuramente a diversi festival estivi. Sarà un anno impegnativo per me perché vedrà anche il ritorno dei King of Asgard.

(parole di Ted Sjulmark)

Grimner
From Svezia

Discography
Blodshymner - 2014
Frost mot eld - 2016
Vanadrottning - 2018
Urfader - 2022