La svolta elettronica tanto annunciata è arrivata e sono certo che verrà osteggiata da molti. Sarebbe stato troppo facile pubblicare un altro lavoro in studio come ‘Violence’ o addirittura tornare alle radici del proprio suono, ma gli Editors hanno dimostrato a più riprese di non essere una band che ama le soluzioni più semplici da adottare. L’ingresso in line-up di Benjamin John Power, conosciuto come Blank Mass, ha dato corpo al desiderio di mettersi nuovamente in gioco da parte di Tom Smith e Elliott Williams, che avevano dichiarato più volte di volere ampliare le possibilità di connessione col pubblico. Un obiettivo raggiunto alla grande con questa manciata di tracce, sotto un moniker che richiama alla memoria la straordinaria esperienza sonora derivata dalla Neue Deutsche Welle, abili a recuperare l’urgenza espressiva di ‘In This Light and on This Evening’ e trovare nel chitarrista Justin Lockey un sorprendente protagonista. È infatti lui a rifinire una serie di arrangiamenti che potrebbero andare bene per i dancefloor alternativi. La richiesta di maggiore fisicità palesata al momento di promuovere ‘Frankenstein’ è stata esaudita con divagazioni in ambito techno e industrial e scenari sintetici che danno modo al frontman di mostrare tutto il suo talento. Oltre alle conosciute ‘Heart Attack’ e ‘Karma Climb’, in scaletta spiccano le sperimentali ‘Strawberry Lemonade’ e ‘Strange Intimacy’ ed è proprio l’intimità invocata col titolo della traccia di chiusura il grande segreto di questo album. Non vi limitate al primo ascolto, approfondite, godetevelo fino in fondo e vedrete crescere il livello di intimità progressivamente con questi musicisti eccezionali. A quel punto non potrete che lasciarvi andare.