Una bomba il ritorno del gruppo di San Diego reduce dalla brutta esperienza con Tim Lambesis degli As I Lay Dying. Dopo una pausa più lunga del previsto, il passaggio non trascurabile dalla Victory alla Nuclear Blast e l'ingresso in line-up dell'ex Nocturnal Symphony e Dangerfield Jordan Lockrey il quintetto è pronto a riaccendere in noi la fiamma estrema allontanando lo spettro del deathcore ed incorporando influenze black metal in quantità. Le registrazioni si sono svolte presso gli Audiohammer Studios di Sanford, Florida sotto la supervisione di Mark Lewis che in passato ha prestato servizio per The Black Dahliar Murder, Whitechapel, DevilDriver e Six Feet Under. 'Salvation Is Dead' introduce l'ascoltatore nei meandri di un suono lesivo per la mente, ricco di breakdown, assoli di chitarra e batteria, misantropia e aggressività tout-court. Da segnalare la spaventosa la prova dietro le pelli di Shawn Cameron che si esalta in 'Hatred And Slaughter', 'Rotten Souls' e 'Where The Light Dies'. Pochi al mondo sono poi in grado di produrre una voce gutturale come quella di Scott Lewis che sfrutta la libertà creativa degli altri membri per variare il più possibile la sua intonazione. 'Dark Days' e 'Dragged Into The Grave' riflettono l'ampiezza del suo spettro e danno la misura delle potenzialità dal vivo del combo. Laddove non vi è più speranza sono entità sonore di questo tipo a mantenere elevata la richiesta di spessore tecnico ed espressivo nel movimento metal attuale.